12 luglio 2006

La sedia di fianco al frigo

La vittoria non ha nulla a che vedere con la sportività. Nulla.
La sconfitta è sportiva, mentre la vittoria è cannibalismo ed ingordigia, è l'umiliazione dello sconfitto, è il rigore sulla traversa che ti fa vincere un intero mondiale, è l'abilità linguistica di Materazzi riguardo il gineceo della famiglia Zidane, è sperare intimamente che tutta una serie di cabale tra l'idiota e il pazzoide contribuiscano alla causa.
Sono quei 25000 voti che ti fanno governare uno stato.
E' quella sportellata che Senna diede a Prost in Giappone.
La sportività si ferma un secondo prima del risultato. Chi vince la supera, la trascende e la irride. Per definizione. Chi perde rimane lì, sconfitto e sportivo.

4 commenti:

bassopolemico ha detto...

Bella.....
..ma pensavo: dovevo alzare la "sedia di fianco al frigo", nell'attimo esatto in cui il nostro capitano alzava la coppa del mondo? E Penge il ventilatore, e chips una pizza.......

AlbergOZ ha detto...

come dire
non sono d'accordo
altrimenti diventa sportivo anche un pugno in un occhio mentre esulti, una mazza da baseball nelginocchio mentre godi del pianto del vinto, una testata in pieno sterno all'avversario...

come te altri sportivi ci hanno provato a fare gli sboroni e a tutti è andata male: hanno tradito pantani, hanno squalificato per 8 giornate tassotti, squalificato schumacher dopo l'urto con villeneuve e per la "fermata" a montecarlo...

gli antisportivi perdono SEMPRE, in campo e fuori... se non altro la dignità

Chips ha detto...

Mentre esulti hai già vinto. E dare una mazzata non aiuta la tua vittoria, quindi non entra nella casistica.
Vorrei spingermi più in là: la vittoria è antisportiva anche solo perchè esiste. E perché prevede l'esistenza di un perdente. Baci.

Anonimo ha detto...

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