E se invece...

... il merito delle liberalizzazioni (di cui non posso ancora parlare, devo finire di documentarmi) fosse di Calderoli?

Già perchè senza la nuova legge elettorale non avremmo politici svincolati da corporazioni e interessi di parte. Ora gli eletti sono scelti dal partito e solo se sono allineati con le direttive del partito, se sono "coerenti" con il programma proposto in campagna elettorale.

Per intenderci: se un politico prendesse molti dei suoi voti tra i notai, difficilmente voterebbe poi per una legge come quella proposta da Bersani (già "idolo della curva") che ne limita i guadagni (a favore del risparmio del cittadino-consumatore).
Oggi invece, che i politici per essere eletti devono rispondere ai segretari di partito, è più difficile assistere a "rivolte" dei vari esponenti delle corporazioni.
Non è un caso - del resto - se in epoca proporzionale "con preferenze" queste leggi corporative non sono mai state toccate.

Del resto, noi cittadini non parte di una corporazione, saremo sempre più deboli rispetto ai gruppi organizzati. Basti pensare a chi ha sempre vinto tra consumatori da una parte, e tassisti, controllori di volo, ferrovieri, avvocati, notai e farmacisti dall'altro.

A breve post sulle riforme: ma ci guadagniamo o no?