31 marzo 2007

Una congiura di celibi morbosi

Bagnasco è una benedizione per i cattolici italiani all'amatriciana (90%): permette di rafforzare il loro personalissimo (e profondamente errato) pensiero che la chiesa cattolica sia uno state-of-mind che possono ritagliarsi a piacimento e non un'istituzione alla quale -se credono- devono obbedire senza deroghe.
Bagnasco è un toccasana per gli anticlericali: sostituisce perfettamente Ruini nei loro odi ed allontana lo spettro di una chiesa ragionevole, riformatrice e quindi catastroficamente non avversabile.
Bagnasco è un faro per i laici visionari: illumina un po' meglio l'ancor fioco percorso che ha come punto di arrivo un mondo senza tossicodipendenti da religione.
Bagnasco è già un riferimento per quei politici da 4 soldi che fanno da lobbisti in parlamento per conto della chiesa (a spese mie, a spese vostre): a lui l'onere di fare dichiarazioni impronunciabili (ma da loro condivise), a loro solo quello di difendere la liberta di espressione della chiesa.
Non c'è che dire: l'uomo giusto al posto giusto al momento giusto. Mi viene quasi voglia di conoscerlo.

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