27 marzo 2007

300


Ho visto un capolavoro: 300
Era tanto che non succedeva, dai tempi di SinCity, e forse non è un caso che sia anch'esso tratto da un fumetto del mito Frank Miller.

Il mio voto è un bel 9 pieno.

Lo stile della graphic novel è un godimento per gli occhi, viene ripreso lo stile del romanzo grafico del leggendario autore di Ronin e del Ritorno del cavaliere oscuro, ogni scena sembra dipinta, la fotografia è stupenda, l'uso del colore e della luce superbo.

La cronostoria della battaglia delle Termopili è ben nota: Leonida, Re di Sparta, sacrifica sè stesso e 300 tra i suoi migliori soldati nell'estremo tentativo di ritardare l'avanzata dello sterminato esercito persiano al comando di Serse, così da dare modo ai greci di coalizzarsi e organizzare la controffensiva.

Cosa non mi è piaciuto? La lettura politica del film di alcuni, secondo la quale Israele (o il mondo occidentale) è la Sparta di ieri e la Persia l'Iran di oggi. Oggi come allora sarebbe la lotta tra l'occidente "evoluto" ed il mondo "arretrato" islamico-asiatico. Ma si vede che non sanno che a quei tempi non erano proprio musulmani i persiani, oltre che "arretrati" culturalmente... e si dimenticano che effettivamente la Grecia è stata la culla della cultura, delle arti, della filosofia, della politica, della letteratura... Altrimenti si dovrebbe criticare anche il personaggio di Asterix in cui i romani (noi italiani) sono "bruti ignoranti, incapaci e anche molto stupidi".

Forse si potevano evitare alcuni schizzi di sangue e le teste mozzate al rallentatore, ma alla fine mi sono sembrati una parte legittima di una grande messinscena. Gli spartani, scolpiti nel corpo e duri nell'animo non cedono fino alla fine a costo della vita, riaffermando i valori per cui sono cresciuti. La sterminata armata persiana (storicamente si pensa furono circa 200 mila, ma alcuni storici riferiscono anche un milione) è dipinta (è proprio il caso di dirlo) come l'armata del male.

A me è piaciuto un sacco.

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