10 gennaio 2007

Pensioni

Ieri ho seguito un pezzo di Ballarò, ad un certo punto tra una c.....a di Bondi ed un "socmel" di Bersani, è rispuntato l'eterno argomento: a che età bisogna andare in pensione?
Vi dico subito come la penso: a 55 anni, tutti fuori dalle balle, bisogna che le aziende si svecchino; i dirigenti devono essere giovani, brillanti, pieni di idee nuove, non cariatidi con esperienza, che la impiegassero per godersi la vita la loro esperienza! Per andare a troie, per dedicarsi ai figli ed ai nipoti, agli hobby, all'arte ed alla letteratura.
Ammetto che sarà complicato trovare i soldi per pagare all'inizio tutti 'sti baby-pensionati-puttanieri ma alla fine avremo: aziende che migliorano la loro competitività europea e mondiale, posti di lavoro a iosa per le nuove generazioni ed una marea di vecchietti allegri...cosa volete di più?

4 commenti:

AlbergOZ ha detto...

OK
Togliere la pensione a tutti i baby pensionati, a tutti gli "statali" e assimilati (ferrovieri, impiegati pubblici, ex sindaci, ecc.)... ed ecco trovati anche i soldi.

Basterebbe comunque avere la pensione solo "contributiva".

Chips ha detto...

Se togli la pensione ai ferrovieri, poi mi tocca mantenere mio padre e mia madre. Dai, ti prego, no!

Anonimo ha detto...

beati loro.... i babypensionati!

Diciamo che il giusto equilibrio per una vita tra i 60 e 90 anni potrebbe essere....
20-30 anni cresci
20-30 anni lavori
20-30 anni ti godi la vita

Lollo

bassopolemico ha detto...

Sapete quali pensioni andrebbero immediatamente eliminate? Quelle dei parlamentari! Il totale fa sicuramente di più rispetto alla somma di ferrovieri, statali vari, fuochisti, ecc...