27 settembre 2006

Per completezza d'informazione

Indulto,scarcerata Silvia Baraldini

"Finalmente sono una donna libera"


Silvia Baraldini è stata scarcerata. Dopo anni di galera, prima negli Usa dove era stata condannata per terrorismo poi estradata in Italia, la donna è uscita dal carcere grazie all'indulto. Dopo avere ringraziato il parlamento per il provvedimento di clemenza, la Baraldini ha affermato: "Sono finalmente una donna libera. Stasera vado a cena fuori come gli adulti".

Dopo anni di detenzione prima nelle carceri americane e poi, dopo che gli Usa hanno concesso l'estradizione, in quelle italiane, Silvia Baraldini dunque torna in libertà. Nel 1983, mentre era un'attivista di un partito eversivo che combatteva per i diritti civili dei neri (Black Panther Party), fu condannata a una pena cumulativa di 43 anni di carcere negli Usa per concorso in evasione, associazione sovversiva, due tentate rapine e ingiuria al tribunale. Da allora la sua storia è stata al centro di un lungo dibattito politico sia in Italia che in America.

Per la sua liberazione e una diversa chiave di lettura del caso, in questi anni si sono battuti anche diversi personaggi di spicco, tra cui Dario Fo, Franca Rame, Antonio Tabucchi, Umberto Eco e Francesco Guccini, tutti confluiti nel "Coordinamento Nazionale Silvia Baraldini". Il movimento ha sempre ritenuto la condanna della Baraldini politica, eccessiva e ha chiesto più volte la sua estradizione dagli Usa e la sua scarcerazione.

Estradizione che è avvenuta soltanto nel 1999, quando, dopo un lungo peregrinare tra i penitenziari di massima sicurezza statunitensi, Silvia Baraldini, il cui stato di salute era peggiorato a causa di un tumore, è stata rimpatriata per scontare in Italia in resto della pena. Il suo rientro in patria è stato seguito da diverse polemiche per l'accordo diplomatico tra l'Italia e gli USA. Si è parlato degli eccessivi costi legati al viaggio di rimpatrio, richiesti dalle autorità statunitensi per ragioni di sicurezza, e qualcuno ha ipotizzato anche alcuni legami tra l'estrazidione dell'attivista e la chiusura dell'inchiesta sulla strage del Cermis.

A causa di un ulteriore peggioramento delle sue condizioni di salute, a Silvia Baraldini erano stati concessi gli arresti domiciliari nel 2001.

4 commenti:

bassopolemico ha detto...

Giustizia è fatta!

AlbergOZ ha detto...

Sono indeciso...
Cos'è più vergognoso:
A - indulto alla Baraldini
B - avere pagato una multa di 40 milioni di Lire (di "allora") alla giustizia USA perchè la nostra eroina non aveva i soldi per pagarla
C - l'incarico di consulenza pagato dal Comune di Roma

Almen ocosì finisce l'ipocrisia... Condannata per terrorismo in USA a 43 anni di carcere, si parlava delle condizioni di salute terminali e della necessità di farla rientrare in Italia.
Dal 1999 ad oggi sembra che la baraldini stia sempre meglio.

Giustizia è fatta.
Ma è la giustizia dei "soliti noti".

Attendo la candidatura per poter pagare con le mie tasse un lauto stipendio alla compagna terrorista

AlbergOZ ha detto...

Dimenticavo...
Nel 1999 quando ottiene l’estradizione e arriva in Italia, viene accolta dall’allora ministro della Giustizia Oliviero Diliberto con mazzi di fiori, oggi segretario dei Comunisti Italiani.

Forse è la peggiore...

Anonimo ha detto...

La baraldini che aveva tutto il diritto ad essere estradata in Italia ma con l'indulto come la mettiamo!? Leggete qui http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200610articoli/11659girata.asp