25 maggio 2006

Tasse e dintorni

Non sono d'accordo con la politica economica "dichiarata" da Visco e compagnia (ma non è Padoa Schioppa il ministro???):
  • rialzare le aliquote per le imposte di successione (ma quale soglia? per quali successioni? solo le immobiliari?),
  • alzare le aliquote per la compravendita di azioni e obbligazioni private,
  • alzare gli estimi catastali
  • fissare un tetto per ricalcolare l'lci sulla prima casa oltre una certa soglia, e sulla seconda con un'aliquota secca in ogni caso
  • "modifica pesante" o eliminazione della Legge Biagi
  • diminuzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti, mi sembrano misure che colpiranno milioni di individui, i lavoratori autonomi e parasubordinati.
Il tutto a parole per scoraggiare l'esternalizzazione dell'occupazione, per ridistribuire la richhezza e per combattere il precariato, in realtà per "colpire" strategicamente la parte d'Italia che, più praticando sulla propria pelle tutti i giorni il rischio d'impresa, più è idealmente lontana dal collettivismo di cui è impregnato il modello "più Stato, più fisco, più lavoratori dipendenti intoccabili, nel pubblico e nel privato”.

Cosa proporre? abbassamento di aliquote fiscali.
E' storicamente provato.

Per raccogliere più imposte non c'è alternativa: bisogna abbassare le aliquote, non alzarle. L'aliquota media di prelievo sul reddito d'impresa è scesa in area Ocse dal 41% nel 1986 al 30% due anni fa.
Quella più alta sul reddito delle persone fisiche è scesa in media dal pauroso 67% dove stava nel 1980, al 39%.
Eppure lo Stato non è dimagrito, nell'area Ocse il suo gettito fiscale medio è aumentato dal 32% del Pil coniplessivo nel 1980, al 41% del 2004.
Decisi tagli alle tasse ampliano la platea fiscale e fanno emergere imponibile nascosto.

Un ottimo articolo da leggere.
http://www.radicali.it/view.php?id=61518

2 commenti:

Bigno78 ha detto...

Mi piacerebbe replicare al tuo post ma sinceramente ho capito 3 parole di quelle che hai scritto.....
Beata ignoranza!!

AlbergOZ ha detto...

... ed è per questo che continuano governare.