14 novembre 2006

Merola

Oggi dico qualcosa di impopolare, invece che di sinistra.
Ho letto che stamattina al funerale di Mario Merola ci sono state scene incredibili (grande folla,resse,maxischermi,gente da tutto il mondo,la moglie che si sente male).

Io sono basito.

Ma chi è morto? Eduardo De Filippo? O Peppino? O Totò? O Roberto Murolo?
E' morto un tipo che ha campato cantando e sceneggiando le disgrazie di una parte di Napoli, la parte più brutta di Napoli, quella che rende una delle città più belle al mondo da evitare o al centro delle cronache per i recenti fatti di camorra.

Sarebbe stato più bello se la famiglia avesse scelto i funerali in forma privata, riconoscendo così che Napoli è tutta un'altra cosa che una "sceneggiata".

4 commenti:

Chips ha detto...

Sono basito: sono d'accordo con Bassopolemico.

AlbergOZ ha detto...

boh
Credo che ognuno possa manifestare come cazzo gli pare.

Comunque mi stupisce così tanta gente.

Mi sembra un po' fuori luogo l'enfasi data dalle TV (soprattutto quella pubblica che vorrei dedicasse più spazio al perchè un premio noble della matematica rifiuta il premio invece che alla morte di un presunto attore-cantante) e dai giornali (che in fin dei conti devono solo rispondere a ragioni di "mercato" e quindi mi viene da scusarli in parte).

bassopolemico ha detto...

Ognuno può fare quel c...o che gli pare e va bene, ma la cosa mi preoccupa alquanto...
ci sono altre cose più importanti a Napoli rispetto a Mario Merola...

maxcialtron ha detto...

ma chi c...o è 'sto Mario Merola, uno che ha portato in giro l'immagine di Napoli, sì ma quella deteriore, dove il camorrrista è visto come un benefattore dei deboli, difensore degli oppressi contro lo stato, uno che, come il suo figlioccio Gigi D'Alessio, deve gran parte della sua fortuna alla camorra e ai suoi boss e ai cui matrinomi e a quelli dei loro parenti, non mancava mai di presenziare e anche di cantare....Ditemi ma che cavolo c'entra lui con Totò,Peppino, Eduardo ... Eppure la Jervolino e Bassolino sono andati ad omaggiarlo e addirittura Napolitano lo ha ricordato pubblicamente... siamo proprio una repubblica delle banane