11 novembre 2006

Il nostro Prode

Oggi ha tuonato contro la pazzia degli italiani che pensano solo alle saccoccie attuali e non alle sporte della spesa del futuro. Dice, vabeh, forse non ha tutti i torti: il portatore nano di stallieri siciliani effettivamente ha lasciato buchi a destra e a manca, ha finanziato i cantieri a buffo, ha pagato la sua faraonica campagna elettorale con la legge che ha azzerato la tassa di successione su tutti i patrimoni... cotte e crude, insomma, e tutte legate al presente spendaccion-cicalesco e non al futuro roseo-formichesco e mortadellone. Dai, può darsi che abbia anche ragione: i superbolli, la tassa di soggiorno da 2 a 5 € al giorno, il buio totale su come comuni e regioni possono o meno ritoccare le imposte... tutto perché l'occhio è proiettato verso un futuro che sarà una rosa nata sul letame di questi anni. Va bene, mi hai convinto. Anche io volevo una politica di rigore (volevo anche un indirizzo economico-riformista chiaro, più donne al governo, un politica un po' più spregiudicata sui nuovi diritti e meno condiscendente verso corporazioni, chiese e lobbacce varie; ma non si può avere tutto dalla vita, come mi ha detto un paio di giorni fa una mia amica mentre passeggiavamo per Roma).
E poi oggi, espressamente su mio invito, non ha nemmeno esternato da Piazza S. Stefano, ma anzi, si è spinto fino a Crevalcore, mettendo addirittura a rischio i tortellini e il bollito che sicuramente la sua signora gli avrà tenuto in caldo.
Che vuoi di più dalla vita?
Bassopolemico, dì tu qualcosa di sinistra.

1 commento:

bassopolemico ha detto...

Che ti posso dire chips?
E' il meno peggio che ci poteva capitare ed il messaggio di pensare al futuro è corretto. Poi che c'entra, anch'io la finanziaria me l'aspettavo diversa... più tagli alle spese (ai parlamentari, per es.), più tasse ai ricchi, finanziamento delle cose pubbliche tipo sanità (per la scuola, il provvedimento di assumere i precari è ottimo)...
Ribadisco il concetto, a me questo governo piace ed ho fiducia, ma la mia potrebbe essere una reazione di rigetto al peggior governo che l'umanità abbia mai conosciuto: il governo nano...