07 agosto 2006

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Wiseacre in un commento apparso su ThePetunias (lo posto per intero, ché è imperdibile)

Il diciassettenne biondiccio con la faccia da seviziatore dei Parioli entra nel ristorante a picco sulla baia straniera con l’infradito in plastica d’ordinanza. Lo precedono le due famiglie li’ giunte con la barca di non mi fregauncazzochi. Sguardi padroni, habitus Panarea. Posando lo sguardo sulle ragazze sedute ai tavoli declama “viva la figa”, sghignazzando “aho!, tanto nun me capisce nessuno”.

Il settantenne di Valenza Po sull’isola con la moglie adorante, intorta ineluttabilmente chiunque muova un sopracciglio alla sua lingua fatta di soldi e contratti. Cadono senza resistenze nella sua seta vischiosa due veneti. Lei, trentaqualcosa, resta serenamente in topless tutta l’ora della conversazione. La moglie dell’ex-orafo spiega che lasciata la Grecia andranno qualche giorno a Montecarlo, ma poi la gestione del campo da golf acquistato quest’inverno…

Il sessantenne in uscita collettiva berciante, terminata la pietosa esibizione di una gioventu’ appassita negli scorsi eoni, si lamenta col venditore ambulante di spugne. Quando c’erano le dracme si’, che si poteva giocare a fare i ricchi.

Il cinquantenne sull’isola con la moglie dal decollete’ ormai plissettato dal sole ed il figlio adolescente annoiato telefona alla madre rimasta meneghina. “L’isola e’ bella, ma e’ pieno di cosi… di alternativi di sinistra”.

I passeggeri del charter hanno applaudito all’atterraggio. All’andata ed al ritorno. Gli unici a leggere erano i possessori di un biglietto solo volo.

Due settimane all’estero insegnano un sacco di cose.

Ad esempio che a questo paese serve una guerra civile.

Cultura, o muerte.

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