13 dicembre 2006

If you see something, say something

Strand Bookstore (828 Broadway); la migliore libreria che mi sia mai capitato di visitare. Vantano, a loro dire, 18 miglia di libri e la più grande disponibilità di libri usati al mondo. Vantano, a mio dire, una sezione di architettura e libri d'arte clamorosa. Anche la location (2 isolati a sud di Union Square) aiuta. Imperdibile
Japonais (111 East 18th Street); un po' sushi bar, un po' ristorante giapponese con un appeal francese in Gramercy District. Un locale da Sex & The City in piena regola (ivi compreso un parco fiche da competizione; mio fratello è ancora là che sbava). Esserci andati con una compagnia di Newyorkers (Meg, Steve e Jordan con i quali si è amabilmente discusso dall'Italian Way of Life alla presunta fasulla paternità di Tom Cruse), mi ha fatto sentire iper-introdotto e super-outsider allo stesso tempo. Comunque sia: fantastico.
Tarallucci & Vino (15 East 18th Street); wine bar a Chelsea, gestito da Luca, un ipercialtrone lampadato abruzzese trasferitosi a New York una decina di anni fa. Ottimi vini, stuzzichini e ambiente con clientela italiana e NYC. Altissimo grado di cialtronaggine e fighetteria, però ci sta: siamo a New York, non a Teramo. Buono.
Schiller's (131 Rivington Street); risto-bar in West Village. E' aperto da soli 4 anni, ma la sapiente mano dell'interior designer che se ne è occupato lo ha fatto sembrare un misto fra una bettola e una macelleria degli anni '30. Veramente bello e con clientela di poco inferiore a Japonais. Lì ho conosciuto Audrey, amica di Meg: Audrey Hepburn con la terza abbondante di reggiseno; una delle più belle ragazze con cui abbia mai parlato. Con uno dei fidanzati più cessi che si possa immaginare: anche questa è New York City. Consigliato.
Chumley's (86 Bedford Street); ex speakeasy dell'epoca del probizionismo. Denso di storia, luci soffuse e ottimi hamburger. Entrata anonima immersa fra i bellissimi brownstone di West Village. Storico.
Starbucks (ovunque); voglio spezzare una lancia a favore di questa catena di coffee-shop, che si trovano praticamente ad ogni angolo e dove, ordinando anche un semplice caffè, puoi rimanere per ore al tavolo facendo sostanzialmente i cazzi tuoi (ho visto gente: giocare a scacchi, lavorare al PC, dormire, fare riunioni di lavoro, chattare, etc). Veramente un plus, soprattutto nelle fredde giornate invernali. Wi-fi disponibile gratuitamente. Comodo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma vuoi mettere con Godot, l'enoteca italiana, Zanarini....torna ben con i piedi per terra!
A proposito .......ben tornato:-)
Lollo

Bigno78 ha detto...

Insomma..... non hai trombato neanche stavolta!!!!

bassopolemico ha detto...

Chips come Vischi...

Chips ha detto...

Questa non l'ho capita.